LA COPPIA IN CRISI

Le lamentele più frequenti, quando una coppia inizia una terapia, sono la mancanza di comprensione dall’altro e il non comunicare abbastanza. Entrambi i partner vorrebbero che l’altro cambiasse e capisse da solo ciò di cui l’altro ha bisogno. Le lunghe conversazioni, l’ascolto attento e la complicità sembrano un ricordo lontano nella loro relazione. Quando giungono in terapia la comunicazione è stata sostituita dall’apatia, dalle critiche o da un atteggiamento aggressivo o sulla difensiva.

Per superare una crisi di coppia e recuperare il rapporto, è importante imparare l’arte del rammendo.

E’ necessario riconoscere i sintomi e i problemi più importanti del disagio, ma anche capire che c’è una sofferenza per entrambi i partner, attivando un’empatia e una compassione verso l’altro.

Il dialogo e la comunicazione profonda sono il collante che li tiene insieme e invece, la rabbia, l’aggressività e la visione unilaterale dei problemi sono i fattori che portano alla distruzione della relazione.

I mass-media enfatizzano l’importanza della sessualità, dell’“amore romantico“, della libertà di essere single e della ricerca del piacere e della felicità come fine a se stessi e questo ingenera false aspettative. Purtroppo, è irrealistico pensare di eliminare la sofferenza dalla nostra esistenza; come pure pensare che la sola sessualità possa essere un collante sufficiente ad eliminare le fragilità di una coppia.

                              La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri

                                                                                                                                         Thorsten Havener

La comunicazione verbale ha un limite, se non è permeata di compassione, d’affetto e di apertura verso l’altro.

Una vera comunicazione però, nei momenti di crisi, tende ad essere messa da parte, lasciando spazio a silenzi e chiusura.

Se la vostra comunicazione di coppia si esprime solo con la parte emotiva negativa, del rancore e della aggressività, allora è bene sapere che la coppia sta male e ha bisogno di cambiamenti. Le coppie che chiedono un consulto parlano di compiti, doveri (come si conduce casa, figli, famiglie di origine, soldi ecc. ) e così la coppia si trasforma in  un’azienda; oppure la coppia è immersa in emozioni e sentimenti di tipo negativo (per esempio dovuti a un tradimento del partner) che fanno crescere  la mancanza di fiducia, la diffidenza e la rabbia, per cui le emozioni si trasformano da nutrimento del rapporto in affossamento dei sentimenti e della relazione.

Durante l’infanzia veniamo guidati dai comportamenti e dallo stile educativo dei nostri genitori. Quando siamo adolescenti e giovani adulti, invece, iniziano a venire a galla degli atteggiamenti propri del nostro carattere. Tutto ciò che abbiamo sperimentato intorno a noi va a costituire un piccolo pezzo del puzzle che compone la nostra visione del mondo. Ma, naturalmente, il nostro partner avrà un puzzle e una visione diversa e personale.

Nella fase iniziale di una relazione, quella più idealista, formiamo le nostre aspettative e fantasie sull’altro, arrivando ad accettare anche ciò che non ci piace di lui. Superata questa fase, però, appaiono i primi conflitti e dei comportamenti spesso insensati. Eccone alcuni esempi:

Lettura del pensiero: Tipico nel corso di un litigio. “So che cosa stai pensando!“, “Ti conosco bene!“. Anche se l’altro non ha aperto bocca, crediamo di poter indovinare i suoi pensieri e comportamenti. Ma quante volte abbiamo sbagliato nel voler anticipare le intenzioni degli altri?

Minimizzare la questione: Accade soprattutto quando, in momenti di tensione, uno dei due partner vorrebbe soltanto essere ascoltato, senza giudizi, perché sente il bisogno di essere compreso. Magari sa già come risolvere il problema, ma ricerca nel partner una conferma dei suoi sentimenti. Purtroppo, invece, il partner spesso risponde soltanto con un: “Vedi, la soluzione è semplice! Non era poi così importante“.

Ci sono invece altri casi in cui si risponde alle discussioni attivando comportamenti che peggiorano la situazione:

Critiche: “Te l’avevo detto!“, fare paragoni e umiliare il partner crea delle ferite che rendono impossibile la comunicazione, perché è difficile condividere i propri pensieri con chi crede di sapere tutto.

Fuga: Può essere fisica oppure simbolica. Per esempio, stare seduti allo stesso tavolo e cenare senza incrociare lo sguardo dell’altro oppure fingere di essere occupati davanti alla TV o con un libro non appena il partner cerca di parlarci. Quest’atteggiamento fa sì che entrambi i membri della coppia si sentano abbandonati e, in alcuni casi, rifiutati. E così i litigi sostituiscono quelle che un tempo erano lunghe e piacevoli conversazioni.

 

       La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione.
Carl Rogers

La coppia in crisi